Fino agli inizi del 2000, il settore del turismo invernale in Cina era pressoché inesistente.
Dal 2015, con la selezione della capitale cinese quale sede delle Olimpiadi invernali 2022, il turismo della neve è diventato protagonista nel paese del dragone. Da quel momento il governo cinese ha impiegato maggiori investimenti nel settore, per un totale di 900 miliardi di yuan (circa 113 miliardi di euro, tra il 2017 e 2020).
Un vero e proprio boom si è verificato nella stagione 2019-2020, quando il numero di turisti cinesi impegnati in sport invernali ha raggiunto i 150 milioni.
Quale turista cinese sceglie la neve?
- Target: i Millennials, oltre la metà delle presenze registrate nelle mete invernali in Cina sono turisti di età compresa tra i 20 e i 40 anni.
- Modalità di viaggio: buona parte dei turisti cinesi sceglie di viaggiare da solo (il 29,3%), molti preferiscono spostarsi in famiglia (il 27,5%) e altri in coppia (22,8%).
- Motivi di viaggio: in primis si cerca il divertimento, seguito dal benessere fisico e dalla ricerca di relax.
Quali le mete turistiche invernali più visitate in Cina?
Nella stagione invernale 2019-2020 si sono distinte diverse destinazioni a nord est del paese, quali Harbin, Hailin, Changchun, Shenyang e Mudanjiang.
Spostandosi nella provincia dello Hebei, a nord della Repubblica Popolare Cinese, si trova la città di Chongli, con un forte potenziale per diventare la capitale dello sci in Cina. 7 stazioni sciistiche e una posizione strategica ottimale sull’asse Pechino-Tianjin sono i punti di forza della destinazione invernale cinese di Chongli.
L’Europa è pronta per il turismo invernale cinese?
Il trend degli sport invernali ha visto un continuo aumento in Cina, ma i turisti cinesi potrebbero diventare un bacino di utenza importante anche per le mete invernali europee nella fase post-pandemica. Per capitalizzare su quest’opportunità l’offerta invernale europea dovrà essere rimodellata in base alle esigenze della domanda del mercato turistico cinese.
Poiché gli sciatori cinesi si presentano ad un livello principiante, disporre di un’offerta più variegata e semplificata in ambito di esperienze turistiche invernali sarà la chiave del successo delle mete sciistiche europee.
Già nel 2019, iniziative interessanti sono state messe in atto in Svizzera, dove 13 stazioni sciistiche del paese hanno offerto ai turisti la possibilità di scegliere istruttori fluenti in lingua cinese che li accompagnassero per un’esperienza sulla neve della durata di un solo giorno.
Inoltre, per un servizio più ottimale, l’offerta dovrà essere integrata con altri prodotti che non richiedano particolare familiarità con le attività sportive invernali. Tra questi la ciaspolata, esperienze di relax attraverso il wellness o percorsi enogastronomici con degustazione dei cibi locali.
Attualmente, in Europa, il turismo invernale è considerato maturo e puntare al nuovo mercato cinese può essere uno strumento capace di generare un impatto economico positivo sui territori.
Aggiornamento: questo articolo è stato rivisto il 4/07/2022