La festa Qingming è un’importante occasione per riunirsi con la famiglia non solo per onorare i defunti, ma anche per celebrare la primavera.
Non solo Pasqua: parallelamente alla celebrazione delle feste pasquali nei paesi a tradizione cattolica, il giorno 4 aprile in Cina si celebra la seconda festa nazionale dell’anno solare, la Qingming Jie (清明节).
La mancata traduzione del nome di questa festa, che letteralmente significa festa della pura luce, non è una dimenticanza, bensì denota la complessità data dal restituire la sua esatta natura, che risulta essere un ibrido tra un omaggio alla primavera e una celebrazione in ricordo degli antenati defunti.
L’origine della Qingming Jie è da collocarsi a circa 2500 anni fa, nel periodo delle Primavere e degli Autunni, momento di frammentazione e battaglie per il controllo sul territorio dell’allora impero cinese, a seguito della caduta della dinastia Zhou. Secondo la leggenda, il principe dello stato dei Jin, costretto a fuggire dalla corte, venne aiutato nella fuga dal suo servitore Jie Zitui. Questo, per salvare la vita allo stanco principe, staccò lembi del suo corpo e li bruciò, trasformandoli in cibo per il signore. Molti anni dopo, a seguito del ritorno a corte, il principe volle ritrovare il fedele servitore, il quale, nel frattempo si era ritirato a vivere su di un monte con la famiglia. Il servitore non volle però mostrarsi al principe, il quale ordinò di dare fuoco al monte, decretando la morte di Jie Zitui e famiglia. Da lì, il principe decise di proibire per quel giorno ogni anno l’accensione del fuoco, consentendo solamente il consumo di cibi freddi. Successivamente, la corte iniziò a visitare la tomba di Jie Zitui per rendergli omaggio ragione per cui, secondo la tradizione, la vegetazione tornò rigogliosa accanto alle tombe dei defunti. A causa della coincidenza temporale tra questa festa in ricordo dei defunti e l’inizio della stagione più calda, in cui le colture tornano a dare frutti, la celebrazione per l’arrivo della primavera è confluita nel ricordo dei defunti, dando origine ad una festività che non ha corrispondenza nella nostra tradizione nazionale.
I cinesi come trascorrono la Qingming Jie?
La Qingming Jie, pur con alcuni cambiamenti minori, ha mantenuto vivo il suo significato per oltre 2.500 anni, fino ad essere riconosciuta ufficialmente nel 2008 come festività nazionale, per la quale è concessa ai lavoratori dipendenti un giorno di ferie. I cinesi come trascorrono questa giornata? Quali attività sono legate alla celebrazione della Qingming Jie?
Tra le attività più rappresentative si individuano:
- Effettuare escursioni all’aperto, camminate e trekking è tuttora ritenuto un importante segnale di celebrazione e benvenuto per la nuova stagione;
- L’inizio della primavera è considerato un momento strategico e propizio durante il quale piantare alberi e fiori. La tradizione è così forte che la Qingming Jie è anche chiamata scherzosamente il festival della piantagione degli alberi;
- Far volare gli aquiloni: questa attività, ripetuta sia di giorno, sia di notte è percepita come un ponte verso gli antenati defunti e un modo per rappresentarli come stelle luminose nel cielo;
- Visita alle tombe: recarsi presso il luogo di sepoltura degli antenati e pulire la loro tomba è un’attività tradizionale della Qingming Jie, per certi aspetti assimilabile alle nostre usanze in occasione del 1° novembre. È proprio durante la visita alle tombe dei cari che si evidenzia il carattere più tradizionale, folkloristico e unico di questa festività. Infatti, è usanza portare ai defunti oggetti che possano garantire loro una serena vita nell’aldilà. Oltre a decorazioni di carta rosse appese ai rami degli alberi prossimi alla tomba, vengono portati e bruciati oggetti quali soldi finti in carta, finte carte di credito, sagome di abiti e accessori, e, al passo con i tempi, sagome in carta di smartphone e gadget di ultima generazione.
Come per ogni festività, anche la Qingming Jie porta con sé una specifica tradizione culinaria. In questa occasione nelle provincie dello Jiangsu, Anhui e nella zona di Shanghai è tipico il consumo di piccole sfere di riso glutinoso e artemisia di colore verde, ripiene di ingredienti salati oppure dolci come i fagioli rossi. Questa delizia non necessita di ulteriore cottura o di essere riscaldata prima del consumo, risultando quindi in linea con le prescrizioni originali per la Qingming Jie. Allo stesso modo i sanzi, nidi di pasta fritta di farina di riso nel sud della Cina e di frumento nel nord, sono una delizia tipica di questa festività che può essere trasportata e consumata fredda durante le escursioni nella giornata della Qingming.
Nel complesso, questa festa esemplifica il concetto di armonia, tra uomo e natura, e il valore tradizionale confuciano di rispetto e pietà filiale. La Qingming Jie raccoglie questi valori per dare luogo a una festività contraddistinta da un’atmosfera di gioia e convivialità.